Sintesi delle relazione del Presidente Almansi in occasione dell’assemblea dei soci a Marzo 2013
Cari soci,
il 2012 ha visto anche la nostra società alle prese con le problematiche di natura economica. Inevitabile, anche se spiacevole, è stato l’aumento delle quote sociali, da 10 a 11 euro, a causa dell’aumento dei costi di gestione generale del cantiere.
Nonostante il difficile momento economico generale, fortunatamente il numero dei soci non è calato: e credo che sia davvero un vanto della nostra società riuscire a rendere accessibile lo sport della voga sia a livello amatoriale che a livello agonistico con costi così contenuti.
Naturalmente le esigue risorse a disposizione rendono spesso difficili molti progetti, ma grazie al senso di responsabilità e compattezza della stragrande maggioranza dei soci, siamo riusciti anche nel 2012 ad ampliare ulteriormente il raggio d’azione societario.
La forza della Remiera Canottieri Cannaregio non è data tanto dalla sua flotta, peraltro vastissima , quanto dai suoi meravigliosi soci.
La regata di fine stagione con ben dieci equipaggi di caorline, è stato probabilmente il momento più significativo dell’intera annata ed ha dimostrato in tutta la sua concretezza cosa voglia dire appartenere ad una società sportiva e credere nei suoi programmi: in quella giornata si sono trovati fianco a fianco uomini e donne, campioni e semplici diportisti, giovani e meno giovani, ma tutti uniti dalla passione per il nostro sport e dall’attaccamento ai colori sociali: davvero una grande famiglia.
E lo spirito di grande famiglia lo si è notato in occasione di un evento che ci ha improvvisamente segnato ai primi di dicembre: la improvvisa imprevedibile scomparsa di Luciano Costalonga, il Presidente del passaggio dalla vecchia sede del Mulino Passuello al cantiere attuale.
Sempre sorridente e propositivo, trasmetteva a tutti la sua allegria ed il suo dinamismo.
Pronto in qualsiasi occasione ad aiutare gli altri ed a collaborare generosamente in qualsiasi iniziativa, faceva apparire superabili quelle che a prima vista potevano sembrare insormontabili difficoltà, coinvolgendo in una visuale ottimistica tutti coloro che si trovavano a contatto con lui.
Ci pareva impossibile che all’improvviso si fosse fermato. L’abbiamo accompagnato nella sua ultima vogata con le barche della sua società, quella a cui teneva tanto e per la quale tanto aveva fatto. La presenza di tanti soci in quel triste momento, tutti in divisa nero verde, ha fatto capire quanto tutti noi gli volessimo bene, ed ha fatto anche capire quanto compatta sia la nostra società, e questo grazie anche a perone come Luciano.
Quando nel corso di una assemblea si commemora un amico la scomparsa di un amico di tutti, di solito ci si raccoglie in un minuto di silenzio: ma non credo sia questo che Luciano avrebbe voluto, conoscendo il suo carattere: avrebbe piuttosto detto: andate a farvi una vogata e magari nell’occasione mandatemi un saluto.
E allora abbiamo pensato di fare una regata sociale intitolata a lui, sempre su caorline, il 14 aprile, e questo penso sarà l’occasione per sentirlo ancora vicino a noi.
Sandra e Otello sappiano che saremo sempre vicini anche a loro.
Tornando alle attività del 2012, come di consueto anche l’annata appena conclusa ha visto i non facili rapporti con le altre società ospitate nel cantiere: diversità di attività e di obbiettivi fanno spesso sì che gli interessi non coincidano e questo, in linea di fatto, si è tradotto con un restringimento dell’orario di apertura della palestra, che- come certamente ricorderete- non è più della nostra società, bensì dell’Associazione. Altre occasioni di contenzioso tra società hanno fatto sì che le assemblee dell’Associazione, cui partecipano i vari presidenti, lungi dall’essere momento propositivo per nuove iniziative sportive, siano solo palestre di avvilente aggressività reciproca.
Risultato particolarmente negativo e soprattutto dannoso per noi è sta infine la impossibilità di incrementare ulteriormente la flotta sociale: il cantiere è ormai saturo, ma continuano a venir tenute in cantiere barche di altre società che non vedono nemmeno mai l’acqua.
Fortunatamente, grazie al rilevante numero dei nostri soci, che ci consente una certa qual autonomia, siamo riusciti in ogni caso a svolgere un programma di tutto rispetto.
La squadra agonistica giovanile, coordinata sotto il profilo tecnico da Luciano De Min, è diventata una importante realtà oltre ai giovanissimi Tommaso Chiozzotto e Giovanni Grassi, voglio ricordare Viola Ghigi e Ivan Gaburro tra i piccoli, e Giacomo Marangon con Alvise Finco oltre che a Leo Ghigi tra i giovani delle regate comunali.
In campo nazionale (ricordo che siamo affiliati sia alla FICK che alla FICSF) abbiamo partecipato a quattro trasferte (interamente autofinanziate dagli atleti partecipanti), con un secondo posto ai Campionati Italiani di veneta a due conquistato da Elena Almansi e Veronica Veronese.
Brave anche tutte le nostre atlete donne che hanno dato un rilevante tocco di nero verde al trofeo intersocietario femminile. Qui una parola va davvero spesa non solo per le nostre partecipanti a quel trofeo, ma a tutte le nostre socie, perché il gruppo delle donne Neroverdi è diventato una realtà di grande consistenza, ammirata e nel contempo un po’ invidiata da tutte le società veneziane.
Dicevamo delle attività sociali: le nostre iniziative promozionali di avviamento alla voga ci hanno visto stipulare un accordo con l’istituto tecnico ad indirizzo sportivo “Marinelli”, con la realizzazione di un corso protrattosi per tre mesi, e che questo aprile avrà il suo seguito.
Ancora motivi di vanto sono state le organizzazioni della regata femminile intersocietaria su caorline, le prove del circuito intersocietario femminile e dei giovanissimi; la regata di Natale con i campioni della storica.
Si chiude con il 2012 il ciclo del consiglio direttivo, ed infatti al termine dell’assemblea,ed anche domani, ci saranno le votazioni.
Devo a questo proposito ringraziare tutti i consiglieri, ma anche e soprattutto i soci che, pur non volendo far parte del consiglio, contribuiscono in maniera determinante al successo delle varie iniziative.
Mi riferisco, oltre che a Luciano De Min che ho già citato prima, a Renato Dal Mistro, a Gianni Basana ed a Mario Puppin, ed a tanti altri soci che dovrei nominare ad uno ad uno ma il cui elenco è così lungo che porterebbe via troppo tempo.
Un auspicio per l’anno appena entrato: Ci saranno nuove, grandi iniziative per la nostra società: un ampliamento della flotta delle canoe, una grande festa sul Brenta in onore dei nostri colori, e tante altre cose, che lascerò al nuovo consiglio svelarvi.
Per quanto riguarda il rinnovo delle cariche sociali, mi resta da dire che nella nostra società siamo tutti soci e nel contempo tutti anche consiglieri; con la collaborazione ed il lavoro di tutti, a partire dal presidente fino all’iscritto più recente riusciremo a mantenere grande la nostra società e se possibile a migliorarla ancora.
Nel salutarvi e ringraziarVi per le emozioni e le soddisfazioni che come presidente mi avete dato, vorrei fare un auspicio particolare per il 2013: Vorrei che ognuno di noi si facesse carico di portare in società ed avviare allo sport della voga un amico od un conoscente, in modo di aumentare ancora il numero dei nostri soci: perché con i grandi numeri la società potrà meglio realizzare tutti i suoi propositi.
Grazie a tutti